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Archivi tag: Chiesa

“Giovani VerSo Domani. Università, Formazione, Lavoro: quale realtà per quali prospettive”

26 giovedì Mag 2016

Posted by fucitrieste in Assemblee nazionali

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Chiesa, Fuci, Università

L’esperienza del 65° Congresso Nazionale, Chieti 5-8 maggio 2016

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L’esperienza del congresso Nazionale della nostra federazione come sempre è stata arricchente sotto tutti i punti di vista: ha permesso a noi fucini di trovarci (e ritrovarci) in un clima di “seria allegria” in cui non solo abbiamo fatto serie discussioni, approfondimenti e condivisioni, ma abbiamo anche gustato la gioia di stare insieme in pieno “spirito fucino”.

Già il titolo del congresso “Giovani VerSo Domani” ha voluto indicare il nostro percorso di giovani impegnati a preparare la nostra vita per il nostro domani con tutte le difficoltà che ci troviamo davanti, quando proviamo a pensarci (leggi: “Giovani VS domani”).

In questa luce, i temi sui quali abbiamo riflettuto sono Università, Formazione e Lavoro, approfonditi nei lavori svolti dai gruppi: “Sistema università” in cui abbiamo analizzato la realtà universitaria, soprattutto dal punto di vista sociale; “I vincoli delle risorse” che ha riguardato le problematiche tecniche del finanziamento pubblico e del diritto allo studio; “ServiLavoro”, che ha considerato gli effetti che la formazione universitaria ha sul lavoro, visto come servizi resi alla società, “Formazione e vocazione” in cui si è sottolineata la condizione umana, sociale e culturale in cui noi giovani siamo immersi e le esigenze formative di cui ha bisogno la società, “PoliticaMente” in cui abbiamo discusso l’importanza del servizio dell’università rispetto alla ricerca del bene comune. Al termine di questo lavoro, le nostre riflessioni sono state inserite nel documento contenente le tesi congressuali.

A questi momenti di approfondimento è seguita l’Assemblea federale, in cui abbiamo discusso temi più strettamente tecnici riguardanti la nostra associazione (le mozioni di indirizzo, una mozione statutaria, le candidature dei rappresentanti all’assemblea federale), con anche alcuni momenti di dibattito molto partecipato.

Oltre alle “parti serie” delle riflessioni, dell’assemblea e dei momenti di meditazione e di preghiera abbiamo potuto gustare il piacere di stare insieme in alcuni momenti che il gruppo dei fucini di Chieti che ci ha ospitati ha pensato per noi. Ringraziando tutti loro, che hanno organizzato questo Congresso in maniera perfetta, ci siamo alla fine salutati per rivederci ai prossimi appuntamenti – le Assemblee regionali e le settimane teologiche di Camaldoli.

“A che serve la fede senza le opere?” – Come contribuire alla Missione Shahbaz Bhatti

17 lunedì Mar 2014

Posted by fucitrieste in Eventi pubblici, Vita di gruppo

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bhatti, Chiesa, fede, opere

(da Vita Nuova, 14 marzo 2013)

Sabato 8 e domenica 9 marzo la FUCI di Trieste ha ospitato l’Assemblea regionale del Triveneto: circa cinquanta ragazzi provenienti da Treviso, Padova, Vicenza e Trento si sono ritrovati nel capoluogo giuliano per condividere un week-end di amicizia, riflessione e fraternità.

In questo contesto il gruppo locale ha offerto ai partecipanti e alla cittadinanza un’occasione di approfondimento grazie alla straordinaria possibilità di sentire la testimonianza di Paul Bhatti, fratello del martire cristiano Shahbaz, ucciso in odio alla sua fede nel marzo 2011. Paul Bhatti, laureatosi in Medicina, da anni è medico di base in provincia di Treviso. Il fratello minore, Shahbaz, era invece rimasto in Pakistan, dove per tutta la sua vita si è strenuamente battuto per tutelare le minoranze religiose, cristiane e non, dalle vessazioni dei fondamentalisti islamici. La missione di Shahbaz, brutalmente interrotta dopo il suo assassinio, è stata continuata da Paul: «Inizialmente, dopo la morte di mio fratello, ero  molto arrabbiato con il Pakistan: volevo che tutta la mia famiglia se ne andasse. Poi, dopo aver visto che circa diecimila persone sono accorse per il funerale di Shahbaz, ho capito quanto bisogno ci fosse di dare una mano: così ho lasciato l’Italia e mi sono impegnato per le minoranze indifese del Pakistan» . Paul Bhatti è stato Ministro per l’Armonia nazionale del Governo federale del Pakistan ed è Presidente dell’APMA (All Pakistan Minorities Alliance). Questa associazione ha come obviettivo quello di creare dialogo tra le varie religioni presenti nel Paese, affinché già da piccoli i bambini siano educati alla tolleranza e alla convivenza, e abbiano gli strumenti per respingere le proposte di coloro che vogliono farli entrare in qualche gruppo terroristico.

“A che serve la fede senza le opere?”: «Abbiamo scelto come titolo questa citazione dalla Lettera di Giacomo perché dice a tutti noi che credere pienamente è qualcosa che cambia la vita e la rende una vita fatta di opere» così Emma Malagola e Domenico Bottega, Presidenti della FUCI locale. «Abbiamo voluto offrire alla Diocesi una testimonianza di fede vissuta e l’occasione per fare qualcosa di concreto per sostenere “la Chiesa che soffre”». La FUCI si è presa l’impegno di continuare a sostenere la “Missione Shahbaz Bhatti”.

Ecco le modalità per contribuire:

bonifico bancario

IBAN IT 13 S 02008 02230 0000 37122504

intestato a Azione Cattolica Italiana

causale: “Missione Bhatti”

 

Nota dell’Azione Cattolica Diocesana e della FUCI di Trieste

17 lunedì Dic 2012

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AC, Cattedra di S. Giusto, Chiesa, Vescovo

L’Azione Cattolica Diocesana e la FUCI desiderano esprimere profondo rammarico per la sospensione dell’incontro della «Cattedra di San Giusto» dello scorso 10 dicembre. La Chiesa di Trieste, per intelligente iniziativa del Vescovo mons. Giampaolo Crepaldi, ha inteso invitare la Città ad un percorso di riflessione pubblica su questioni di grande attualità, alimentando in questo modo la stessa vita democratica, che per sua natura si nutre dello scambio di idee e del confronto tra prospettive diverse nella ricerca del bene comune.

 

La democrazia non ignora l’esistenza di posizioni tra loro conflittuali, ma ne favorisce l’incontro e la reciproca comprensione attraverso l’ascolto di ciascuno e sempre chiedendo come presupposto il rispetto delle persone.

 

Proprio considerando le fondamenta dell’ordinamento civile non è possibile tacere la tristezza per l’accaduto e la preoccupazione per ciò che questo ed altri episodi analoghi segnalano: l’incapacità crescente di esprimere il disagio o il dissenso altrimenti che in forma irruenta, aspra e senza lasciare effettivo spazio al confronto. Questa incapacità è una autentica ferita nel tessuto civile, e mentre va denunciata – insieme alle manifestazioni in cui si concretizza – occorre al contempo adoperarsi per prendersene cura. L’Azione Cattolica e la FUCI, meditando sull’esempio del Signore Gesù Cristo, che “oltraggiato non rispondeva con oltraggi” (1Pt 2,23), rinnovano il proprio impegno per la formazione di uomini e donne di pace, nella convinzione che la capacità di dialogo trova solide radici solo in persone riconciliate in se stesse, e per questo pronte a misurarsi con tutti senza animosità verso alcuno.

La Presidenza Diocesana dell’Azione Cattolica I Responsabili della FUCI di Trieste

Onora la tua intelligenza – Relazione introduttiva

03 lunedì Dic 2012

Posted by fucitrieste in Spirito e mente in movimento

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Chiesa, fedescienza, Fuci, Settimana dell'università

V Settimana dell’Università

Trieste, 27 novembre 2011

Relazione introduttiva all’incontro pubblico

“Onora la tua intelligenza”

La Fuci di Trieste ha scelto di annunciare la sua rinascita in occasione della “V Settimana dell’Università”, un evento che coinvolge la nostra Federazione in tutto il territorio nazionale, e durante la quale vengono promosse iniziative volte a valorizzare questo ambiente, le relazioni che ci propone, le riflessioni che ci impone.

In questo contesto universitario vogliamo proporvi, con l’aiuto dei nostri ospiti, un percorso che sia vicino alla realtà che viviamo.

L’oggetto del dibattito odierno si inserisce perfettamente nella storia che la nostra Federazione ha avuto nel capoluogo giuliano. Nel settembre 1930 Trieste ospito il 21° Congresso Nazionale della Fuci, che ebbe come titolo “Il compito dei cattolici nella cultura”, riflessione che idealmente prosegue nel 32° Congresso Nazionale, sempre qui a Trieste, nel 1955, quando i temi della discussione furono “Gli orientamenti culturali degli intellettuali italiani”, “La vita spirituale dell’intellettuale”, “La funzione degli intellettuali italiani”, “La FUCI per la formazione degli intellettuali italiani”.

Oggi intendiamo continuare questo “percorso intellettuale”, declinandolo alla luce delle sfide che questo terzo millennio ci chiede di affrontare. In particolare intendiamo riscoprire la figura di un laicato chiamato sempre più ad assumere una posizione davanti alla sfide ed agli stimoli che gli vengono poste nei diversi ambienti in cui egli si trova oggi ad operare.

Queste, quindi, le tre chiavi di lettura attraverso le quali gli ospiti saranno chiamati ad offrire il loro contributo: “Il ruolo del laico nella Chiesa e in Università”, “La nostra fede e la ricerca scientifica” e “La Fuci e il dialogo in Università”.

Il ruolo del laico nella Chiesa e in università

Il cinquantenario dall’Apertura del Concilio Vaticano II, che celebriamo quest’anno, è occasione propizia per rileggere alcuni documenti che i padri conciliari hanno elaborato per la Chiesa. Tra i molti temi affrontati, ci sentiamo particolarmente coinvolti da queste parole che leggiamo nella Lumen Gentium:

I laici, radunati nel popolo di Dio e costituiti nell’unico corpo di Cristo sotto un solo capo, sono chiamati chiunque essi siano, a contribuire come membra vive, con tutte le forze ricevute dalla bontà del Creatore e dalla grazia del Redentore, all’incremento della Chiesa e alla sua santificazione permanente [1].

Chi è il laico e perché questo termine è spesso confuso con quello di non credente? Come può il laico esprimere il suo essere parte di una Chiesa composta da diverse membra nei diversi contesti sociali e culturali in cui opera? Quali sono le sue responsabilità e quali gli spazi in cui può operare? Cosa significa essere universitari cattolici oggigiorno?

La nostra fede e la ricerca scientifica

Il Santo Padre ha indetto un Anno della Fede, che si è aperto il 12 ottobre scorso, in ragione della profonda crisi che tocca molte persone e grandi settori della società [2]. La nostra fede e le nostre convinzioni talvolta si scontrano con le questioni oggetto del nostro studio, con i problemi che le ricerche possono sollevare.

“Pellegrini in marcia verso la luce”: così Paolo VI chiamava gli “uomini di pensiero e di scienza, esploratori dell’uomo, dell’universo e della storia” ai quali rivolgeva un particolare Messaggio nel 1965 [3], dal quale vogliamo partire per affrontare questo tema che quotidianamente ci interpella.

Che relazione c’è tra la nostra fede e il percorso formativo che stiamo affrontando? Esistono dei limiti alla ricerca? C’è un modo di pensare giusto ed uno sbagliato? Ci sono dei punti fermi sui quali non si può transigere?

La Fuci e il dialogo in università

Nel nostro impegno quotidiano, avvertiamo il rischio che lo studio venga considerato come la meccanica attuazione di regole di apprendimento, e la formazione come la somma di conoscenze strumentali per un impiego lavorativo. Siamo però convinti che lo studio abbia a che fare con la vita spirituale: non è un caso se l’esperienza quotidiana dell’ingresso in biblioteca, col suo silenzio e la sua concentrazione, ci richiama un ambiente di preghiera, raccolto e isolato [4].

Esistono delle analogie tra studio e preghiera? E’ possibile passare dalla loro coesistenza ad una simbiosi in modo da rendere studiosa la preghiera e religioso lo studio?

Attraverso questi contributi ci proponiamo di promuovere il dibattito e di far conoscere lo specifico della nostra federazione. Una domanda utile ed interessante è: “Di chi è la Fuci?”.

La Fuci è prima di tutto patrimonio della Chiesa: i fucini sono studenti coscienti dell’importanza della formazione, attenti alla realtà ecclesiale e sociale che li circonda. Essi saranno cristiani arricchiti da una fede messa a dura prova dai problemi etico-sociali che affrontiamo nei nostri dibattiti, educatori e docenti non superficiali, cittadini attenti e motivati nella ricerca del bene comune.

La Fuci è poi patrimonio dell’università, luogo dell’incontro e dello scontro tra giovani con idee diverse: il nostro intento sarà arricchire il dibattito con lo specifico della nostra fede, per uscirne rafforzati e maturati.

Il fucino è quindi un volontario, al servizio del sapere e della ricerca, per una Chiesa aperta al mondo e per un’Università aperta alla fede.

Con questi sentimenti e con questi interrogativi, ci poniamo in ascolto dei nostri relatori.

[1] CONC. ECUM. VAT. II, Cost. dogm. sulla Chiesa Lumen Gentium, 33

[2] BENEDETTO XVI, Lett. Ap. Porta fidei in forma di Motu proprio (11 ottobre 2011)

[3] PAOLO VI, Messaggio agli uomini di pensiero e di scienza (8 dicembre 1965)

[4] SPADARO A., Per una spiritualità dello studio, in La Civiltà Cattolica, quad. 811 (4 aprile 2009)

Onora la tua intelligenza

25 domenica Nov 2012

Posted by fucitrieste in Spirito e mente in movimento

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Chiesa, Laici, Spiritualità, Università

Inaugurazione della Fuci a Trieste

In occasione della “V Settimana dell’Università” promossa in tutta Italia, la Fuci di Trieste è lieta di annunciare il suo evento inaugurale:

“Onora la tua intelligenza”

Martedì 27 novembre 2012 alle ore 16.30

in Aula Venezian – Università di Trieste, P.le Europa, Ed. Centrale, ala sinistra, 2° p.

Interverranno:

S.E.R. Mons. Giampaolo Crepaldi – Arcivescovo-Vescovo di Trieste

il Delegato dal Rettore prof. Paolo Pittaro – Direttore del Dipartimento di Scienze Giuridiche, del Linguaggio, dell’Interpretazione e della Traduzione

il prof. Piergiorgio Grassi – docente di Filosofia delle religioni nella Facoltà di Sociologia dell’Università degli Studi di Urbino e Direttore della Rivista Dialoghi

il prof. Giovanni Grandi – docente di Antropologia applicata, Presidente del Centro Studi e dell’Istituto Jacques Maritain e Presidente diocesano dell’Azione Cattolica

Stefano Nannini – Presidente nazionale della FUCI

Modererà Andrea Dessardo, già Presidente della Fuci a Trieste, membro della Redazione della Rivista Dialoghi e membro del Comitato esecutivo dell’Istituto Vittorio Bachelet.

Si discuterà del ruolo del laico nella Chiesa e nel mondo alla luce dei documenti del Concilio Vaticano II, con particolare attenzione alle sfide dello studente universitario; si rifletterà sul rapporto tra fede e cultura alla luce del “Messaggio di Paolo VI agli uomini di pensiero e di scienza” e sulla spiritualità nello studio.

Coppie di fatto: che ne pensiamo?

14 mercoledì Nov 2012

Posted by fucitrieste in Discussioni

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Chiesa, coppie di fatto, diritto, matrimonio

Lunedì sera ci siamo riuniti in università per discutere di un argomento che, ancora una volta, ci tocca molto da vicino e, come è emerso, ci appassiona, facendo emergere opinioni anche molto discordanti tra loro.

In questo post non intendo affrontare il tema delle coppie di fatto in modo sistematico, ma solamente riproporre gli spunti e le istanze emersi all’interno del nostro gruppo.

Coppia di fatto si contrappone a coppia di diritto. La questione è: il legislatore italiano deve o non deve occuparsi della quesione e se sì, in che modo?
Istat 2011: in Italia le coppie di fatto sono 897 mila e il fenomeno coinvolge 2,5 mln circa di persone.
Sì, bisogna parlarne e capirne di più.

Il matrimonio prevede doveri precisi: fedeltà, coabitazione, assistenza e collaborazione. Le coppie di fatto vogliono o no assumersi questi doveri davanti alla società?
Perché l’impressione è che ci sia più che altro una richiesta di diritti, cioè di poter godere di quei benefici che hanno le coppie coniugate.
Non si gioca tutto solo in ambito patrimoniale (successione nei contratti, successione in caso di morte, risarcimento danni…), le ricadute sono per lo meno sui figli che la coppia ha avuto o sui figli che intenderebbe adottare. Ma non è ancora tutto.

Non va dimenticato l’aspetto sociologico e antropologico della questione. Anche se la dottrina oggi snobba l’art. 29 (famiglia come società naturale fondata sul matrimonio) riconoscendo che la coppia è una “formazione sociale” (art. 2 Cost.) che non può essere discriminata, non possiamo dimenticare che l’opera del Parlamento deve avere anche una valenza pedagogica e non solo regolativa.
Più concretamente: è giusto parificare la coppia di fatto a quella di diritto? è giusto incentivare il fenomeno? che conseguenze ha per l’italia di domani? e l’uomo, la persona, che fine fa nella coppia di fatto? è rispettata la sua dignità oppure no?

Gli animi si scaldano con l’accenno alle coppie omosessuali. E’ di qualche giorno fa la notizia che “Il ministero dell’Interno ha dato il via libera al riconoscimento del permesso di soggiorno a favore dello straniero che abbia contratto un matrimonio omosessuale all’estero con un cittadino italiano”.

La situazione europea parla chiaro, i richiami del Consiglio d’Europa anche: non è ammissibile una discriminazione sulla base dell’orientamento sessuale.

Sembra però che non siamo tutti d’accordo!

Tra le opinioni emerse, c’è chi dice che le unioni civili sono “puntare al basso”, che il matrimonio tra uomo e donna è l’unione  naturale, che sta a priori.

Per altri la coppia di fatto è migliore del matrimonio: garantisce che il legame continua per l’esistenza di vero affetto e non di un accordo siglato davanti al Sindaco.

Forse c’è un’esigenza di rinnovata educazione alla base, di educazione all’affettività e alla cura dei veri rapporti.

E sicuramente un problema di sintesi tra due esigenze, quella della carità (umana comprensione della situazione contingente) e quella della verità, che sembra che oggi difficilmente riescono a stare insieme.

Sia l’inizio di un dibattito!

Rinasce la Fuci a Trieste

18 giovedì Ott 2012

Posted by fucitrieste in Spirito e mente in movimento

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Chiesa, Università

Dopo un periodo di assenza, quest’anno è rinato il gruppo Fuci a Trieste.

In questa meravigliosa località, sospesa tra l’Oriente e l’Occidente, che abbraccia l’aspro carso da un lato e un ramo dell’Adriatico dall’altro, da tempo si sentiva la mancanza di un gruppo di giovani universitari cattolici che animassero con serie riflessioni l’ambiente che in questo periodo della loro vita abitano.

La nostra sede si trova in Piazzale Europa, un nome che parla da sé, che ben esprime la nostra essenza: un luogo aperto di discussione come l’agorà, che non trova confini nel limite nazionale ma che che comprende tutto il continente.

Abbiamo deciso di essere Chiesa nell’Università, esperienza che farà maturare il nostro essere Università nella Chiesa per il resto della vita.

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